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Se gli animali non umani possano essere considerati soggetti di diritto è una questione a cui la filosofia ha fornito differenti soluzioni, a partire dalla discussione sul significato dei termini "animale" e "diritto". Il problema è stato più volte collocato entro un'ottica più vasta, riconducendo l'analisi alla dicotomia tra essere umano e animale non umano, i cui poli sono intesi come categorie contrapposte e, dunque, inconciliabili. I due lavori raccolti in questo volume presentano riflessioni mirate, con l'intenzione di offrire un contributo al dibattito che ruota intorno al tema della soggettività morale degli animali. Yuri Conti ricostruisce la genealogia della dicotomia natura vs. cultura - intesa come prodromo dell'opposizione tra umani e animali - della cosmologia occidentale e della sua fallacia costitutiva - la fallacia naturalistica. Il saggio di Sofia Righetti affronta, invece, il tema dei diritti animali a partire da John Rawls e dalla sua proposta contrattualista. L'idea di fondo, comune ad entrambi gli autori, è quella di restituire all'animale la sua dignità di soggetto morale: riconoscerlo, in altre parole, come possessore di diritti e dunque individuo a cui l'etica si può rivolgere. Postfazione di Domenica Bruni.