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Dugald Stewart (1753-1828) fu rappresentante di primo piano della scuola scozzese del senso comune e autore di riferimento per il dibattito filosofico europeo nei decenni a cavallo fra Settecento e Ottocento. Accademico di chiara fama e autore prolifico, raccolse l'eredità filosofica di Thomas Reid contribuendo a rinnovarne i presupposti e a costruire la fortuna continentale della scuola. Questo studio muove da alcuni temi centrali della riflessione stewartiana, offrendone una lettura che intende valorizzarne l'autonomia e l'originalità non solo rispetto all'evoluzione della scuola scozzese, ma anche a quella più ampia dell'Illuminismo scozzese. La messa a punto di una scienza della mente umana, il metodo più appropriato per perseguirla e, infine, la conseguente rielaborazione di alcuni fra i parametri fondamentali della filosofia del senso comune, costituiscono gli snodi centrali del pensiero stewartiano che aiutano a comprenderne gli sviluppi e le ricadute non solo in ambito strettamente epistemologico, ma anche in sede antropologica, morale e politico-sociale.