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Situato su Piazza del Plebiscito eppure assai poco noto al di là del suo prospetto monumentale, Palazzo Salerno serba una storia emblematica delle complesse stratificazioni che danno volto e identità alla Napoli moderna. È una storia che travalica il suo perimetro per estendersi agli edifici contigui, e trova le tracce più antiche nella chiesa di Santa Croce, di fianco al palazzo, e nel giardino nascosto alle sue spalle. Costruito alla fine del Settecento come edificio di pertinenza del sovrano, Palazzo Salerno fu l'ultimo tassello di un insieme di costruzioni che in pochi anni sorsero sul suolo occupato, per ben quattro secoli, dai complessi religiosi di Santa Croce e della SS. Trinità, istituiti, rispettivamente come monastero e come convento, per volontà della regina Sancia di Maiorca. Questo libro riallaccia i fili della vita più remota e più recente dell'area alle pendici della collina di Pizzofalcone, che, sviluppatasi per largo tratto come area extra-urbana, è divenuta in seguito alla costruzione del Palazzo Reale di Napoli, e ancor più in seguito alla realizzazione di una vera e propria piazza di fronte a esso, il vero centro politico della città. Rende conto, dunque, della lunga presenza dei religiosi, delle commissioni artistiche per i loro prestigiosi edifici di culto, dei progetti di sistemazione urbanistica, di quelli architettonici, del transito di ministri, principi e militari negli edifici da ultimo costruiti, e infine degli arredi e delle collezioni in essi attualmente custoditi.