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Tutto comincia quando nel settembre 1939 l'esercito nazista aggredisce la Polonia. Il Regno d'Italia dapprima non partecipa. Poi, sulla scia delle vittorie tedesche, Mussolini, giocando d'azzardo, dichiarerà guerra alla Francia (già agonizzante per effetto dell'invasione tedesca) e all'impero britannico, solo per poter prendere parte alla divisione del bottino, ma conscio della debolezza militare, economica e industriale italiana. Nel Giugno 1941 la Germania invade l'Unione Sovietica nonostante il trattato di amicizia stipulato da Molotov e Ribbentrop nell'estate del 1939. L'inizio delle operazioni fu a vantaggio delle forze di invasione, poi la situazione si cristallizzò: Mussolini dando all'opinione pubblica un carattere ideologico a questa guerra, spinse per poter mandare in Russia un Corpo D'Armata forte di sessantamila uomini.