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All'inizio degli anni '60, cinquantotto ufficiali e sottoufficiali, implicati in due tentativi di colpo di Stato ai danni della monarchia in Marocco, vengono arrestati e deportati a Tazmamart, un non-luogo la cui esistenza venne a lungo negata dalle autorità. Detenuti in condizioni inumane, torturati e lasciati morire in agonia, spogliati di ogni dignità, solo ventotto di loro riuscirono a sopravvivere e a tornare a casa dopo diciotto anni di orrore. È un dramma doloroso, atroce, al limite del sostenibile, identico a quello che anche oggi migliaia di giovani stanno vivendo nelle prigioni di quei paesi a regime dittatoriale a cui i governi occidentali strizzano spesso l'occhio in senso di intesa e amicizia. Storia vera. Storia di ieri e di oggi.