Tab Article
Nella trama continua dello spaziotempo, emergono - come singolari discontinuità, come improvvise opportunità in un infinito labirinto, - elementi ed eventi discreti: un grillo, una galassia, un ruggito, un bipede, un diamante, un cimitero monumentale, un cloroplasto, una lirica, una data, una coda... Discrezioni che solo nella continuità dello spaziotempo possono emergere distinte e... discrete, appunto; e splendere della loro straordinarietà. In - e per - quella trama trascorriamo il nostro tempo infinitesimo, condividendo con altre realtà discrete una improbabilità termodinamica che ci fa belli ed unici. Degli eventi possibili nello spaziotempo recepiamo direttamente quelli sensibili ai nostri recettori sensoriali. Molti altri riusciamo a recepirli indirettamente con strumenti complessi e talora stravaganti (chi ha mai "sentito" il bosone di Higgs ?). Ma è la capacità di trasformare quegli eventi recepiti passivamente dai recettori nervosi, in episteme, in conoscenza che ci ha resi abili e sapienti.