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"[...] un appuntamento con la sincerità quello che ci propone Emanuela Botti nel suo nuovo libro [...] una severa confessione di sé, come giustamente deve essere ogni parola d'amore. L'amore, quando "parla", non può essere simulato. La sua morale si disinteressa delle privazioni lessicali che i diversi momenti storici ci impongono, perché è qualcosa che vuole possedere e contemporaneamente donare, vuole respirare con il respiro "dell'altro", in una comunione in cui l'erotismo va inteso come un percorso di conoscenza. In questa raccolta l'autrice testimonia la tensione del desiderio e le vibrazioni dei corpi ricorrendo alla suggestione evocatoria, ma anche alla schietta nominazione. Eroticamente indagato, l'amore libera la propria assolutezza, la propria felicità definitiva. Perché l'erotismo è il segno di una validità esistenziale difficilmente sperimentabile altrove; Eros non è - solo - propensione sessuale, ma sensualità contrapposta a Thanatos. Così, mentre Thanatos distrugge per rimettere in circolo, Eros raccoglie e muove verso la creatività, l'istinto creativo, la spinta a generare, che sia la propria discendenza, l'opera d'arte o, come nel nostro caso, la poesia." (Dalla prefazione di Piero Marelli)