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Le "Memorie per Caterina II" sono il frutto di lunghe conversazioni tra Diderot e l'imperatrice russa, che lo aveva invitato a San Pietroburgo dall'ottobre 1773 al marzo 1774. I testi erano scritti da Diderot prima di ogni incontro su argomenti spesso suggeriti da Naryskin, che era ciambellano di corte. La lettura avveniva nel Palazzo d'Inverno e, in genere, seguiva una discussione. Dopo di essa il pensatore rivedeva, risistemava o anche correggeva gli appunti prima di consegnarli a Caterina. La ricchezza dei temi affrontati durante le sessantasei interviste ricorda quella dell'Enciclopedia. Combinando tono di battute, abilità retorica e chiaroveggenza, il filosofo francese propone una doppia riforma di Francia e Russia basata sulla revisione delle istituzioni e dell'istruzione. Introduzione di Paul Vernière. Postfazione di Armando Torno.