Tab Article
"Una silloge che inneggia al mare, scritta al femminile, inusuale per quanto attiene all'immaginario collettivo, che profila solo marinai. L'intensità che avvolge l'intera raccolta non affievolisce mai la spasmodica tensione in cui è organizzato il verso, né si rilevano inciampi in stereotipi consueti. Il mare è il soggetto del privilegio unitamente all'amore che vi si legge, metafora salmastra di ben più profondi sentimenti, porta con sé la conformazione femminile dell'acqua, la calma amniotica del contenente. Le composizioni non narrano tempeste né burrasche, raramente vestono i panni devastanti o paurosi dei marosi inquieti o delle correnti oceaniche. Ci troviamo con maggiore frequenza in paesaggi di golfi rasserenanti o in arcipelaghi pelagici. Il riferimento terrigeno è l'isola e non certo il continente. Il minuto dondolio del mare aperto sostiene l'olio degli affanni, il suo colore intenso, dipinto da sapienti pennelli, consente il cullarsi di pensieri da riposo. Su questi capisaldi si tesse la narrazione amorevole, quella amorosa è quella passionale. Non un fuoco ustionante, ma un benefico calore come quello del sole settembrino, dolcemente insinuante, avvolgente le carni e le ossa, i pensieri e i sentimenti più profondi. Paola è una sorpresa marina, di una intensità struggente, smuove visceralmente e fa tremare il respiro fino al fremito del liquido salino." (Dalla prefazione di Salvatore Contessini)