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Nelle pagine di questo volume tre saggi e tre autori molto diversi propongono al lettore un viaggio lungo le rotte del colera: dalle sue radici indiane all'Inghilterra vittoriana di metà Ottocento, avendo come epicentro le grandi città inglesi che stavano vivendo una crescita intensissima e caotica sotto l'impulso dell'industrializzazione. A Giacomo Tommasini è affidato il racconto dell'origine e della prima diffusione della malattia. Il suo Propagazione del "Cholera-Morbus" dal centro dell'Asia sin quasi al mezzodì dell'Europa (1833) traccia in modo chiaro e sintetico le direttrici lungo le quali si mosse il "morbo asiatico". Negli anni Trenta dell'Ottocento il colera raggiunse l'Inghilterra, dov'è ambientato il saggio di Friedrich Engels, Le grandi città (1845), un'analisi lucida e dettagliata delle condizioni di vita della classe operaia e dell'ambiente in cui visse e condusse le sue ricerche John Snow, l'autore della Fonte maledetta: il colera a Londra (1855), che chiude il volume. I dati raccolti nel corso di rigorose indagini svolte soprattutto durante l'epidemia di colera del 1854 gli permisero di capire molte cose sulla malattia, sulla sua modalità di trasmissione e sul ruolo dell' acqua nella diffusione del suo ancora misterioso agente patogeno. La storia e il progresso della microbiologia gli avrebbero dato ragione, ma all'epoca il risultare dei suoi studi, in contrasto con la dominante teoria dei miasmi, fu accolto con freddezza dal mondo scientifico.