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Ziggy Stardust, Halloween Jack, il Duca Bianco. E poi rockstar, compositore, dandy, pittore, attore. È impossibile riassumere le vite di David Bowie, scegliere un volto fra gli altri, un punto di vista, una canzone o un disco su tutti. Così come è molto difficile che uno qualsiasi dei frammenti della sua scia stellare non abbia colpito le nostre vite, lasciandoci l'urgenza di inseguirla. Perché David Bowie è, come nessun altro artista, solo nella somma di tutte le cose che è stato, e molto più di questo. Sei grandi autori che l'hanno conosciuto, incrociato, amato, lo raccontano in "Rebels" in altrettanti testi, scritti appositamente per questo libro: dal musical progettato con Michael Cunningham alla meticolosa conoscenza da fan di James Grady, dall'influenza sui capelli e lo spirito di Franco Battiato alla canzone che lega Michel Faber e l'amore per sua moglie Eva, dalla curiosa intervista a diagramma di Rick Moody alla struggente malinconia di Carlo Verdone. Sei autori - e la dedica di un cantautore - per un artista che ha rivoluzionato il modo di pensare e sentire la musica e, forse, il nostro modo di pensare e sentire ogni cosa. Un alieno del rock, che ci ha insegnato il desiderio e la nostalgia delle stelle. Con una favola di Dente.