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È l'estate del 1989: Giuliana e Nicola, quattordicenni, stringono una profonda amicizia. Di lì a poco vivranno sulla propria pelle le contraddizioni della Puglia dell'epoca. Lo sviluppo del settore turistico è agli inizi e l'industria tessile fronteggia la concorrenza dei mercati esteri puntando sullo sfruttamento della manodopera femminile e minorile. Giuliana proviene da una famiglia benestante, vive in una masseria antica con i genitori e il nonno Alfonso e ha una malformazione alla mano destra che le provoca continui dolori. Le ferite di Nicola sono d'altro genere: figlio di un uomo violento, abita insieme alla sorella Luisa e alla madre Angela in una casa popolare. Ce la mette tutta per stare lontano dai guai e da Massimo Caracciolo, il boss del paese, che lo vorrebbe fra i suoi scagnozzi. I due ragazzi trovano nell'amicizia un riparo dalle difficoltà. Giuliana legge delle storie per Nicola mentre lui, per lenire il suo dolore, le massaggia il braccio con dell'olio caldo. A mettere alla prova la maturità dei loro sentimenti, un episodio che segna un crocevia nelle rispettive esistenze.