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«"Racconterò storie di donne" scrive l'autrice nella presentazione al suo libro. Gli uomini, quelli che per detto occuperebbero la prima metà del cielo, invece, dove sono? Di fatto non ci sono, se non in qualche accenno. Eppure, a ben vedere, i maschi ci sono. Sono effettivamente presenti sempre, aleggiano dietro ciascuno dei racconti. Sono l'alter ego con e contro il quale deve fare i conti ciascuna delle protagoniste, fino alla fine, sino alla metafora maschile che indica la "vita nuova" intrapresa insieme alla donna "nuova" che viene da lontano, figlia di un ossimoro, di un continente "antico", attraverso un viaggio metaforico/reale su una barca in uno dei tanti mari che portano, che mettono alla prova e che fanno arrivare alla meta». (Dalla Prefazione di Giusi Sammartino)