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«Non si scrive per mettere il tutto in un cassetto, ogni testo letterario è destinato a qualcuno e questo è destinato a chi entrando nel mio mondo lo ha reso pieno. Pertanto i miei lettori non sono il gruppo ristretto di amici e di familiari, ma anche tutti coloro che nella mia lunga esperienza dantesca ho incontrato, ho accolto, ho ascoltato. Sì, perché oggi tutti amano parlare, argomentare, vociferare, ciarlare, eppure è essenziale anche stare a sentire l'amico, il compagno, il socio. Si può imparare a udire, ma servono attenzione, memoria, sensibilità e anche un po' di poesia e di pazienza. [...] La mia speranza è che le idee, i progetti, i lavori realizzati possano servire da catalizzatori per un pensiero valoriale e responsabile che prenda come punto di partenza la cultura, che ciascuno può donare alla società in qualsiasi momento della propria vita». (Dall'Introduzione dell'Autrice)