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"Literis armatur" e "Armis decoratur". Si dice che in queste due iscrizioni sia compendiato il carattere dei catanesi, la cui forza sta nella cultura e il cui decoro sta nella forza. Non a caso il re Alfonso d'Aragona, al tempo dell'istituzione dello "Studium" generale alla città di Catania (1434), affermava che la città etnea aveva "abitanti inclini allo studio, doni naturali di bellezza e di salubrità, un cielo di cui nessun altro più puro, un suolo di cui nessun altro più fertile, una posizione incantevole". È questo che ci ha stimolato a scrivere della nostra città. Che bella lo è ancora, anche se...