Tab Article
Al tramonto di un giorno d'estate, Shui viene lasciato da suo padre innanzi al monastero di Shaolin, la culla del buddismo Zen e delle arti marziali. Shui ha solo otto anni, ma su di lui pesa una grande responsabilità: dovrà restare al tempio fino al raggiungimento della maggiore età, al fine di ricevere un'istruzione e apprendere le tecniche marziali necessarie per intraprendere la carriera militare; un'assurda contraddizione, ma l'unico modo per strappare i suoi genitori agli stenti e alla povertà della vita nelle risaie. Shui segue diligente il piano di suo padre, completa il noviziato e lascia quindi la vita monastica per quella militare, finche verrà mandato a Lhasa a placare le sommosse del popolo tibetano. In Tibet si troverà costretto a soggiogare gli uomini, i valori e i princìpi con cui è cresciuto, verrà catturato dai ribelli e da quel momento la sua vita prenderà una nuova e inaspettata strada. Stefano Merenda ci porta per mano in una fiaba moderna, un romanzo di formazione dove il protagonista vive l'eterno scontro fra il bene e il male, in una Cina che sa essere tanto romantica quanto spietata, in bilico sul fragile equilibrio dello Yin e dello Yang.