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"Cantare d'amore è una delle espressioni prime del poeta; è il bisogno vivificatore - quando fallisce invece mortifero - degli uomini, e rinasce ad ogni vita e nella vita ad ogni incontro, spingendo la penna a posarsi sul foglio in modo primigenio eppure figlio di quel che è stato già cantato". Valentina Berengo. "Sara Zanferrari riparte, riesce a scrivere "mi manchi" sul filo di una nuvola. Mette a frutto la lezione della poesia, senza rinunce. Anche quella delle piccole cose, presentando profumi di buono come i cornetti della nonna, circondati da tazze, piatti, di un gozzaniano "azzurro di stoviglia". Non trascura nemmeno la lezione dei cantautori più vicini alla vera poesia, il richiamo è a Fabrizio De Andrè". Edoardo Pittalis