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Siamo nel 1996. Mauro è un giovane italiano, ricercatore precario di linguistica all'Università di Tubinga. Christiansen, il suo professore di riferimento, soffre di depressione, lascia il lavoro e così anche Mauro perde il posto, proprio mentre sua moglie Laura resta incinta. Christiansen rimane in contatto con Mauro e gli promette una cospicua ricompensa se lo aiuta a togliersi la vita. Questa vicenda si intreccia, nella mente esasperata di Mauro, con quella di Barbara Gonzaga, la giovane mantovana che nel 1474 sposò Eberhard im Bart, che tre anni dopo avrebbe fondato l'Università di Tubinga. Tubinga tragica è in qualche modo un romanzo generazionale, di una generazione di laureati italiani che iniziava a cercare opportunità in Europa. Lo stile è parodistico, emotivo e spigoloso, a volte anche comico, in un vortice di generi, registri e riferimenti letterari. Superata la soglia di un prologo enigmatico, si ride spesso, ci si stupisce, ci si indigna, ci si irrita e ci si emoziona.