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La fisica, nata nel Seicento e cresciuta esponenzialmente, ha vissuto una crisi nel primo Novecento, per poi risorgere, impetuosa, a seguito dell'affermarsi di una nuova visione. Quella quantistica. "Dalla fisica alla metafisica" ripercorre questa frenesia. Come fosse stata un attimo. Conduce il lettore dentro argomenti diversi, ma viaggiando spedito, tanto che, a volte, può sembrare di perdere l'equilibrio. Un libro di filosofia della scienza, sì, ma un libro ispirato. Leggendo, traspare la passione dell'autrice per la fisica, i suoi studi, il desiderio e l'inclinazione a trascendere l'oggetto di indagine per giungere a pensieri sfumati, sfuggenti, dove la razionalità si perde in una sorta di tensione alla comprensione totale dell'esistente. Un tentativo che conduce Alessia Mattacchioni dritta tra le braccia di filosofia e arte. Grazie anche al pensiero di coloro che, biograficamente, fecero la cronaca o prepararono il retroterra di momenti cruciali, quelli in cui l'umanità svoltò nella conoscenza.