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L'Italia è la seconda economia della Comunità Europea, dopo la Germania e prima della Francia, ed una delle maggiori nel mondo. Ha il vanto di avere dato i natali allo scienziato che ha dato origine alla medicina del lavoro, nonché quello di avere il maggior numero di leggi per la tutela del lavoro (circa un migliaio, considerando solo quelle nazionali) e di essere stato il primo Paese al mondo a rendere obbligatoria la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro e la tutela assicurativa di questi rischi. Nonostante ciò, nel nostro Paese l'insegnamento della medicina del lavoro occupa uno spazio relativamente molto modesto nel curriculum formativo del medico e di quello dei laureati delle altre professioni sanitarie. Sono certamente pochi, infatti, gli studenti del corso di laurea in medicina e chirurgia che trovano il tempo di consultare un Trattato di Medicina del Lavoro. Questo opuscolo non ha, tuttavia, l'ambizione di sostituirsi ad un manuale completo di formazione specialistica, quanto il più modesto scopo di sollevare lo studente dalla fatica di prendere appunti durante le lezioni o, come avviene oggi sempre più spesso, di fotografare con lo smartphone le presentazioni proiettate in aula. Per tale motivo, esso cerca di fornire una serie di schemi che possano facilitare l'apprendimento e la memorizzazione degli elementi essenziali di medicina del lavoro da parte degli studenti, dopo la necessaria fase di analisi e studio. Per questo, lo stile è volutamente sintetico. Ci si augura, pertanto, che gli studenti trovino in queste brevi indicazioni lo stimolo per procedere al dovuto approfondimento di argomenti che, seppur schematizzati, sono in realtà assai complessi.