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"Baires è un romanzo autobiografico ma è anche un noir, un libro di avventura e, perché no, un mistery. Non ultimo, è una storia per bambini". Così l'autrice descrive questo suo libro che narra la perdita di sé e le conseguenti disavventure di una donna in crisi. Il racconto si dipana tra Buenos Aires, la provincia argentina e Roma. La protagonista, alter ego della scrittrice, è una donna di mezza età, Frida, stilista e disegnatrice per bambini che, annientata dal lutto per la perdita del marito, fugge dalla sua città verso un territorio misterioso e contradditorio: l'Argentina. Viaggiando, si spoglia poco a poco di strati sovrapposti, convenzioni, certezze, narcisismi e sicurezze, che come bucce di cipolla l'hanno avvolta per metà della sua esistenza. La donna elegante, sicura di sé, ancora bella, a causa e grazie al dolore per la perdita del compagno, un anziano padre padrone che l'ha resa dipendente e insicura, recupera lentamente il nocciolo duro della propria anima prendendo dolorosamente coscienza di sé così come dell'inevitabile passare del tempo. Perdendosi nelle strade affollate e bollenti di Buenos Aires, attraversando lande desolate tra i fiumi Uruguay e Paranà, incontrando la magia attraverso le mani di una sciamana, in un incontro a metà tra sogno e veglia, Frida finalmente ritroverà se stessa attingendo forza, tra le altre cose, dalla propria creatività artistica.