Tab Article
«Non fidarsi dei pensieri che non sono nati all'aria aperta e in movimento». L'avvertimento di Friedrich Nietzsche suona più che mai attuale dopo una pandemia che ci ha costretti in casa per troppo tempo, mentre non vediamo l'ora di rimetterci in cammino e riscoprire l'Italia delle "cento città". Nanni Delbecchi ne racconta quattro: le Mura di Lucca, Milano segreta ispiratrice del gioco del Monopoli, il fascino funebre di Roma, Venezia capitale delle coincidenze. Quattro ritratti di poesia urbana narrati in modo rapsodico, con una scrittura quantistica, che passeggia a sua volta tra presente e passato, mescolando storia, letture, ricordi, fantasie, sogni («i sogni sono le passeggiate dell'inconscio in libera uscita»). In questo invito a scoprire ciò che ci circonda a passo d'uomo si nasconde anche un'educata ribellione al "Grande Ovunque interconnesso" del nostro tempo. La tecnologia ci ha condannati a sapere sempre dove si è, e dove si va. Ma per fortuna ci sono le passeggiate, e ogni passeggiata è una fuga da ogni prigione di certezze.