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Ayrton per sempre. A 25 anni da quella maledetta domenica a Imola, il mito di Senna - il più grande di tutti, secondo molti- viaggia ancora, in questa edizione aggiornata e con un'intervista esclusiva, in direzione dell'immortalità. «Ayrton è rimasto nella memoria collettiva, come banalmente si usa dire, perché era enorme nel talento e normale, normalissimo, nei sentimenti. Ha scritto le pagine finali del suo romanzo duellando con un pilota che di nome faceva Michael e di cognome Schumacher. In questo nuovo millennio, un giovane signore cresciuto da bambino nel mito di Senna - sto parlando di Lewis Hamilton - sta tentando di battere i record di Schumi. Aggiungo che Michael, in Mercedes, ha lasciato il posto, a fine 2012, proprio a Hamilton. Lui. Schumi. Hamilton. Questa non è una biografia di Ayrton Senna. In un quarto di secolo, ne sono state pubblicate tante. E altre ancora saranno stampate in futuro. È giusto così. Ma era anche giusto, per me, raccontare la storia di un'amicizia tra un giornalista e un pilota. Il giornalista sono io. E questa è la mia testimonianza. Dai, Ayrton. La corsa continua». (Leo Turrini)