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Il libro focalizza l'attenzione su alcune tematiche affrontate da Pierre Bourdieu senza trascurare l'eterogeneo e vasto campo di ricerca con cui si è cimentato. Nella prima parte del volume si ricostruisce l'approccio teorico - mai scisso dal lavoro propriamente empirico - del sociologo francese a partire da uno dei concetti cardine del suo pensiero, quello di capitale, fino a giungere a discutere quella che può essere definita un'antropologia economica bourdieusiana. La seconda parte del testo si addentra nella sociologia politica di Bourdieu per restituirne l'originalità e la radicalità analitica, soffermandosi soprattutto sulla specificità del campo politico e sul processo di alienazione del capitale politico. Una particolare rilevanza è data, inoltre, alla lotta per il dominio simbolico e alle critiche indirizzate alla doxa democratica in nome di un'effettiva politica democratica, nonché alle considerazioni sullo Stato come detentore ambivalente del monopolio della violenza materiale e simbolica, e infine all'impegno politico e sociologico di Bourdieu contro l'egemonia neoliberista e per l'affermazione di un movimento sociale europeo.