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Con sguardo alla disgregazione che mina tanti settori della vita sociale, e in particolare le coppie e le famiglie, il cardinale Carlo Caffarra asseriva che «la progressiva identificazione del diritto con il desiderio è la vera metastasi delle nostre società occidentali ». Questa affermazione, apparentemente cruda, che mette in contrasto l'autodeterminazione e la legge trova riscontro nelle 12 storie di crisi qui raccolte. I titoli dei capitoli rimandano a precise immagini archetipiche della psicologia analitica - l'Innocente, l'Orfano, il Guerriero, il Saggio, il Mago, il Folle - che l'Autore, avvocato familiarista, ha studiato nei suoi fondamenti. L'intento è di aiutare i singoli e le coppie a ritrovare attraverso le difficoltà anzitutto sé stessi, senza arrendersi agli oceani di sofferenza e di ingiustizia che il divorzio «facile» illude di non causare. Si trovano perciò qui dolorose vicende di separazione e divorzio, aspre lotte con l'altro e con sé stessi e però anche percorsi di rinascita. Una particolare attenzione è concessa agli uomini, che spesso, soprattutto quando sono padri, diventano la parte più punita nella ricomposizione del conflitto. I racconti sono stati trasfigurati nel rispetto del segreto professionale e per far emergere dalla realtà condizionata dagli schemi del divorzismo i princìpi della psicoanalisi di Jung e di successivi interpreti come l'americano James Hillman e l'italiano Claudio Risé, che firma anche l'incisiva Presentazione.