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A casa del curatore, tutti intorno al grande tavolo di compensato fatto costruire da un falegname amico, nel buio assoluto, il curatore alla sinistra dello strumento Marco, non vedente dalla nascita, con in mezzo una lampada da architetto. Tutt'intorno gli amici di Evolvenza che spesso raggiungevano anche il numero di quarantadue. Davanti allo strumento e al curatore c'era il mastodonte di centinaia di fogli di "moduli continui", collegati gli uni agli altri. Si era gli inizi della scrittura informatica. All'inizio della riunione, preghiera collettiva e poi, sempre nel buio assoluto e attraverso lo strumento in trance, la Guida psichica iniziava a correggere il libro Verso la Scintilla o Il nuovo Libro degli spiriti, che contenevano i primi insegnamenti del Cerchio medianico Kappa. La Guida avvisava il curatore: «Vai alla pagina 784, riga 68, dove troverai la frase: "il piano akasico" e sostituiscila con la frase "il piano della coscienza" per rendere il testo più comprensibile». Il curatore accendeva la luce e cominciava a sfogliare il mastodonte. In qualche minuto raggiungeva il punto e apponeva la correzione che gli era stata ordinata. Dopo un'ora e mezza circa, la Guida psichica gli chiedeva: «Sei stanco?» e il curatore rispondeva di no. La correzione continuava.