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«Non ho scritto della mia infanzia con le sue storie grandi e piccole, liete e tristi, bensì di come in quegli anni io abbia incontrato il duraturo - ossia ciò che può sempre tornare e non passa, e come questo mi abbia dischiuso il mondo». Hans Sedlmayr (Hornstein 1896-Salisburgo 1984) è stato uno dei maggiori storici dell'arte del Novecento. Ne "L'età dell'oro" delinea un ritratto penetrante e commosso della propria infanzia, trascorsa ai confini dell'impero asburgico, che si fa immagine archetipica del mondo infantile e prefigurazione della sua futura personalità di studioso.