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Paul Motian è stato un batterista unico e atipico. Ha attraversato da protagonista tutte le stagioni del jazz al fianco di musicisti quali Bill Evans, Keith Jarrett, Paul Bley, Gary Peacock, Charlie Haden, Lee Konitz, Joe Lovano, Bill Frisell, Tim Berne. Negli ultimi anni di carriera ha vestito i panni del talent scout portando alla ribalta musicisti come Chris Potter, Joshua Redman, Steve Cardenas, Jakob Bro, Kurt Rosenwinkel. L'obiettivo di questo libro è analizzare e descrivere lo stile di Motian, tanto dietro i tamburi quanto in sede compositiva, ma anche il pensiero musicale, le influenze e le particolarità della sua musica che continua a esercitare su di noi un fascino mistico, ineffabile. Il primo capitolo contiene una breve biografia del batterista americano di origini armene, dall'apprendistato musicale nell'esercito americano al successo trovato come sideman del pianista Bill Evans; il secondo è incentrato sull'analisi estetico-musicale di alcune fatiche discografiche motianiane; il terzo cerca di descriverne la musica da una prospettiva più filosofica, rintracciando, nella sua essenza e nel suo spirito, molte analogie con la millenaria tradizione zen; nell'ultimo capitolo viene invece lasciata la parola ad alcuni musicisti italiani che hanno diviso col batterista il palcoscenico e preziosi momenti di vita vissuta al fianco di questo guru del jazz.