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Il regno della Natura è per Emily Dickinson lo scenario teatrale che l'Invisibile ha scelto per celarsi e a tratti rivelarsi, in modo sibillino e insieme imperativo, tramite quelli che la poetessa chiama i «Bollettini dell'Immortalità». Dunque Dickinson altro non è che un radar, o meglio una creatura in grado di dare forma poetica ai messaggi che le provengono con «toccante maestà» dalla «più dolce delle Madri» e vengono affidati da Emily a «mani che non vede» nell'assoluta certezza che saranno raccolti e diffusi; questi segreti messaggi, che hanno attraversato nella loro intatta bellezza la storia della poesia, sono stati selezionati, raccolti e tradotti dal poeta Silvio Raffo, che li accompagna con una sua ricca introduzione.