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"I guerrieri di Juric" di Adriano Ancona e Alberto Sogliani è la classica storia dell'uomo giusto capitato nel posto giusto al momento giusto. Ma chi sarà mai Ivan Juric? Forse, l'"uomo della provvidenza"? Non esageriamo, diciamo piuttosto che è uno che fa bene il suo mestiere: visti i tempi che corrono sulle frequenze della fenomenologia tuttologa, mica è poco. Anzi, basta e avanza. Ivan Juric è un uomo di antichi valori per certi versi, con un linguaggio asciutto, colorato dagli accenti della sua terra oltre l'Adriatico e soprattutto con un modo di fare schietto, diretto e "ruvido", che traduce nella sua filosofia di calcio. Il suo è un calcio fisico che si esalta nell'uno contro uno, uomo su uomo, ma che allo stesso tempo pare dispendioso e richiede dedizione, preparazione atletica e spirito di sacrificio. Tuttavia, per leggere la "radiografia" del personaggio, la miglior risposta sta nel titolo stesso di questo libro. "I guerrieri di Juric" è il secondo volume della collana "La coda del drago".