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Ottobre 1945: Anna Amici e appena diventata insegnante di ruolo all'Istituto Ca' Foscari di Venezia. Dovrebbe essere un giorno di gioia per lei, il coronamento di una vita dedita allo studio e al sacrificio, ma la malinconia offusca la felicita della giovane, soprattutto al pensiero che dovrà occupare il posto della professoressa Tatiana Rosenberg, che e stata la sua insegnante, il suo mentore e che è diventata la sua amica più cara. Anna entra nell'ufficio che le è stato assegnato, e in un armadio trova i libri appartenuti all'amica. Parte cosi quello che e un viaggio intimo e toccante a ritroso nei ricordi. La ragazza ripercorre nella mente i momenti vissuti con la vecchia insegnante, i suoi successi accademici, ma soprattutto gli orrori delle leggi razziali. Tatiana e stata una donna forte, elegante, ma era ebrea, e all'epoca ciò bastava per essere allontanati, o peggio. Il romanzo di Elena Mercati invita a riflettere sulla meritocrazia, sull'olocausto e sul sentimento dell'amicizia.