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"L'autore di queste memorie - come scrive Antonino Marrale - nato nel 1918 e morto nel 1995, era un calzolaio siciliano, che era partito nel lontano 1938 per l'Africa Orientale Italiana con destinazione Massaua con la speranza di crearsi un futuro che in patria non riusciva a vedere, giusta la miseria materiale e morale in cui si dibatteva il paese in cui viveva. La propaganda fascista mussoliniana quasi spingeva operai e braccianti, di cui molti siciliani, a tentare la fortuna in Africa. Lo scoppio della guerra - con quell'esito disastroso noto - segno per molti di loro e per l'autore la fine di un sogno. Dopo anni di prigionia, di peripezie in Africa e in Inghilterra i più fortunati (si fa per dire) tornarono in patria accolti con disprezzo, come se la colpa della sconfitta fosse stata di loro soldati. L'autore ripercorre con la memoria la sua lunga odissea descrivendo personaggi ed ambienti, fatti, eventi e situazioni da lui vissuti."