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"Mi ricordo che la strinsi forte a me. Non so quanto tempo siamo stati in quel modo. So soltanto che in quel momento eravamo una cosa sola". Queste parole riassumono un grande momento appartenente alla storia d'amore autobiografica raccontata in questo libro che vuole essere un inno all'amore vero che non e violenza. Una storia tanto sognata, desiderata, sperata, fatta di due ragazzi innamorati profondamente l'uno dell'altra. Una storia ora definita un tributo alla potenza dell'amore, che ci fa pensare al Dolce Stil Novo e a Dante, in particolare al sonetto "Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io", che si apre con l'apostrofe dell'Alighieri all'amico e poeta Guido Cavalcanti. Come Dante prima di lui, Sanfilippo, nel viaggio della sua vita sentimentale, cerca di carpire la vera essenza dell'Amore. Comprensione che arriva con Lei, "quel profumo di primavera" che fa di Lui un vero Uomo.