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Come sono andate le cose tra l'uomo e gli animali fino a questo punto della nostra storia comune? Gli antichi Romani, lo sappiamo, usavano gli animali nei loro anfiteatri per divertirsi e provare l'ebbrezza di assistere a terribili scontri tra gladiatori e fiere indomabili. Durante il Medioevo gli animali erano utili, ma anche parte di un mondo indecifrabile e oscuro. In epoca moderna, a poco a poco, l'uomo non vuole sentirsi solo e desidera abbattere il muro di separazione tra sé e la natura: è l'inizio dell'attuale era degli animali domestici e di compagnia, il principio di un'intesa che oggi si sta rafforzando, all'interno del più ampio rapporto tra noi e l'ambiente, da rivedere e costruire su nuove basi. Vogliamo essere abitanti migliori del pianeta e amici degli animali e ci poniamo domande stringenti a proposito dei loro sentimenti, delle loro esperienze, persino del loro destino oltre la morte. E tutto questo mentre le critiche contro alcune forme di sfruttamento ai loro danni (a cominciare da certi allevamenti) si fanno sempre più forti. Nel libro, che si legge come un vivace reportage giornalistico, scopriamo il passato e immaginiamo il futuro di un rapporto uomo-animale che sempre più appare indispensabile all'uomo per essere davvero se stesso.