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L'indagine prende le mosse dal contesto storico entro cui l'art. 7.2 C.E.D.U. si colloca, evidenziandone il nesso con la giustizia di transizione e la c.d. (doppia) formula di Radbruch. Segue l'esame strutturale dei "principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili" - condotto tanto sotto il profilo internazionalistico, quanto sotto quello più squisitamente internazional-penalistico - al fine di valutare se è possibile riconoscere loro una funzione incriminatrice nell'ordinamento domestico. Chiude il lavoro l'analisi della giurisprudenza della Corte di Strasburgo, viva vox Conventionis e indispensabile strumento per formulare alcune osservazioni sulla funzione (attuale e futura) della clausola di Norimberga.