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Di fronte alle profonde trasformazioni sociali in atto il concetto di "quote rosa" appare poco adeguato, se non addirittura superato, come strumento di contrasto al fenomeno ancora ampiamente diffuso delle discriminazioni di genere. La realtà degli operatori economici si mostra sempre più orientata verso l'adozione di misure che rientrano nel cosiddetto diversity management, un approccio gestionale fondato sull'idea che le differenze (non solo di genere ma anche di età, nazionalità, razza-etnia, orientamento sessuale, stato sociale e religione) rappresentino un valore aggiunto. Questa tematica di riconosciuta rilevanza e attualità è stata oggetto di studio in occasione del Convegno "Dalle Gender alle Diversity Quotas" tenutosi il 29 gennaio 2019 presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il Quaderno raccoglie le ricerche elaborate a partire dall'evento e si contraddistingue per l'attenzione che rivolge all'impegno che tanto la società civile quanto l'ordinamento sono chiamati a profondere affinché l'indispensabile dibattito, che deve svilupparsi intorno alla prospettiva delle diversity quotas, possa tradursi in processi di cambiamento culturale e, dunque, di più variegata partecipazione alle istituzioni sociali, economiche e politiche del Paese.