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In questi anni le questioni sollevate dal governo dell'area vasta, in cui sono presenti sia formazioni metropolitane che una variegata rete di città, di differente taglia, sono state molteplici. Esse hanno coinvolto, tra gli altri, i temi della razionalizzazione della dimensione territoriale e della ricerca della dimensione ottimale in modo tale da definire istituzioni in grado di rispondere effettivamente del proprio operato di fronte ai cittadini, il profilo dell'impatto delle trasformazioni economico-sociali sulla struttura territoriale e amministrativa del governo delle città e sulle relative funzioni da attribuire ai soggetti vecchi e nuovi, l'aspetto della competitività delle metropoli sui mercati nazionali e internazionali con la messa a rischio dell'idea di cooperazione istituzionale e di un approccio economico-istituzionale sostenibile. Gli scritti raccolti nel volume prendono in considerazione la geografia di questo territorio per esaminare il quadro degli esistenti soggetti istituzionali, rilevando le differenze tra i vari tipi di enti e verificando i punti di forza e di debolezza delle soluzioni organizzative adottate e delle scelte concernenti le funzioni e la loro allocazione, con lo scopo di ricostruire e riflettere, anche in chiave comparativa, su alcuni dei principali aspetti e passaggi dell'attuale assetto strutturale di quegli ambiti individuati come 'territorio metropolitano' e 'territorio aperto'. L'interrogativo sotteso è quello su quali siano le forme più idonee per il governo delle differenti configurazioni assunte dall'area vasta in grado di garantire l'obiettivo, sempre più centrale, sia a livello nazionale che europeo, della loro coesione socio-economico-territoriale.