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Il volume raccoglie alcuni scritti di diritto concorsuale, ai quali si aggiunge, a mo' di premessa metodologica, un lavoro su "I principi e il diritto commerciale", volto a individuare le ragioni e i limiti dell'autonomia dei diversi settori del diritto privato. Da questo specifico angolo visuale emerge con chiarezza che il diritto fallimentare non è altro che una parte cospicua - del diritto delle obbligazioni commerciali. Con ciò, non si vuol negare la preminenza (soprattutto sul piano descrittivo) del profilo processuale, ma si desidera segnalare che il rapporto obbligatorio non può prescindere dalle forme di tutela apprestate in sua difesa; e che proprio tali forme di tutela modificano la "forza" del vincolo giuridico, incidendo persino sul valore di scambio dei crediti immessi sul mercato (ricchezza assente contro moneta). Su queste basi, si mettono in evidenza soprattutto due cose: in primo luogo, che la disciplina del concorso esecutivo e dei mezzi d'integrazione della responsabilità patrimoniale non può fare a meno di rispecchiare le peculiarità dei rapporti tutelati, come dimostrano i due saggi in materia di conto corrente (un rapporto in senso lato "rotativo") e di obbligazioni solidali; in secondo luogo, che il fattore "tempo" è essenziale ai fini della funzionalità del sistema economico, e che i recenti progetti di riforma non ne tengono conto in misura adeguata o, forse meglio sarebbe dire, non ne tengono conto nel modo "giusto".