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I manuali di storia del cinema tendono solitamente all'esaustività e all'inclusività finendo spesso per essere dei ponderosi compendi che vogliono offrire un quadro il più completo possibile del passato e dell'esistente. Il desiderio di completezza, sovente richiesto dagli studiosi, si scontra però con l'effettiva "usabilità" da parte degli studenti che a volte faticano a ricomporre un quadro così dettagliato e minuzioso in un continuum leggibile. L'idea dell'Autore è quella di proporre non già una "Storia del cinema" ma delle "Storie di cinema". Piuttosto che un percorso cronologico totalizzante che cerchi di dare conto della complessità e dell'enorme varietà di un fenomeno così vasto, nonostante la sua giovane età, soprattutto se paragonato a buona parte delle altre forme artistiche, il suo desiderio è quello di individuare, come indicato nel sottotitolo figure ricorrenti, forme consolidate o in trasformazione, temi ineludibili e linguaggi evolutisi nel corso del tempo. Non un semplice susseguirsi cronologico di movimenti, autori, titoli, correnti, ma un cammino rizomatico, disperso, frammentario, parziale che si prefigge comunque di descrivere gli snodi fondamentali, i momenti forti, i punti di svolta dell'arte cinematografica cercando di immaginare dei fil rouge che la attraversano e la percorrono. Per ogni capitolo si sono scelti esempi film di ogni epoca e provenienza, al fine di offrire un quadro se non, come si è detto, esaustivo, quantomeno indicativo e coerente.