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Che cos'è la folla? Può esistere una società senza folla? Rivoluzionaria o reazionaria, reale o virtuale, organizzata o estemporanea, sportiva, festiva o politica, la folla si configura come un'invenzione del potere scientifico ("stato psicologico") e politico ("stato di eccezione"). Di più. Negativa o positiva che sia, la folla nomina sempre e porta con sé tre dispositivi con i quali è necessario fare i conti: la suggestione, la paura e la polizia. Muovendo da uno studio epistemologico del termine "folla" e della sua applicazione da parte delle scienze sociali, attraversando gli interstiziali e più controversi meccanismi di questo fenomeno continuamente pronto a tornare in auge, Sabina Curti ci accompagna in un esercizio di critica sociale con cui imbastire una trama sincronica e diacronica, portante e utile a re-inventare il sapere sulla folla. L'obiettivo è quello di smascherare alcune contraddizioni sociali cui dà luogo, rilevare i limiti e le infondatezze scientifiche delle prospettive con le quali è stata studiata, riconoscere e mettere in crisi i dispositivi della suggestione, della paura e della polizia a essa incontrovertibilmente consustanziali.