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"Perché un libro sull'esclusione sociale? Sul piano scientifico, la ragione principale deriva dall'urgenza di identificare, conoscere e collegare alcune delle dinamiche più importanti che stanno cambiando le nostre società. Fenomeni su larga scala quali la crisi occupazionale persistente, la crescita dei divari, il declino delle politiche di welfare e delle forme tradizionali di partecipazione interrogano insistentemente studiosi, decision makers, operatori sociali. Interrogano anche la sociologia come disciplina, chiamata ad aggiornare le sue categorie tradizionali (disuguaglianza, discriminazione, marginalità sociale, classe) e ad assumere un ruolo 'pubblico' di confronto con tematiche, audience e approcci esterni all'ambito ristretto dell'accademia. Ma esiste anche una ragione più generale. Conoscere l'esclusione sociale nelle sue diverse forme, dimensioni, cause note e meno note è importante non solo ai fini di una comprensione completa e corretta del fenomeno. Rappresenta, anche, una presa di consapevolezza necessaria per chi intende reagire al senso di frustrazione e di incertezza che accompagna la condizione contemporanea, superare l'indifferenza davanti al 'dolore degli altri' e organizzare, a livello individuale e collettivo, un'azione trasformativa." (dall'introduzione di Dario Tuorto)