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Con l'introduzione di dispositivi biomedici sempre più performanti e personalizzati, come muta la relazione tra gli individui e la loro salute? E come cambiano il sapere e le narrazioni di salute impiegando una prospettiva di genere? Il libro cerca di rispondere a queste e altre domande, raccogliendo i contributi di giovani sociologhe italiane che avanzano, attraverso diverse esperienze di ricerca, nuove prospettive intersezionali a partire da fondamenti e innovazioni concettuali proposte dalla sociologia della salute e dagli science and technology studies. Le riflessioni, distribuite nei vari capitoli, si concentrano su tre aspetti. Anzitutto l'utilizzo di nuove tecnologie per la salute e per la ricerca biomedica, che alimenta un approccio sociomateriale, evidenziando il cambiamento che queste comportano in ottiche di una nuova concettualizzazione, visualizzazione e impiego del corpo umano. Viene altresì discusso l'approccio digitale al benessere e alla malattia, in cui convergono un potenziamento nel ruolo del cittadino/paziente, nonché un supporto all'operato di medici e professionisti sanitari; il tutto marcato da nuove logiche di sorveglianza e controllo sui dati. Infine si propone la prospettiva di genere quale fil rouge in merito alle forme di riproduzione, soggettivazione del vissuto di malattia e nella narrazione biografica.