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Cosa si potrebbe aggiungere di nuovo sul dialogo terapeutico? E, peraltro, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), con lo sviluppo di tecniche ben specifiche, non ne aveva forse decretato la fine? Eppure, proprio dalla CBT, dal suo ramo comportamentista unanimemente reputato meno aperto all'uso del linguaggio come strumento terapeutico, nascono gli studi di base sulla Relational Frame Theory (RFT), i cui risultati confluiscono in questo volume per essere applicati alla clinica. L'RFT oggi offre non solo un modello di comprensione della cognizione e del linguaggio, ma anche strumenti per la psicoterapia e per gli interventi di sviluppo delle abilità cognitive. Basato sulle ricerche più recenti in questo campo, il volume approfondisce come utilizzare al meglio il dialogo, l'essenza stessa dell'intervento psicoterapeutico, intervenendo con accuratezza e precisione sui meccanismi cognitivi che generano sofferenza. È uno strumento essenziale che si inserisce anche nel dibattito moderno sulla psicoterapia orientata ai processi, perché è dedicato agli psicoterapeuti di ogni orientamento. E i più scettici, alla fine, cambieranno anche il modo di intendere la parola comportamentista.