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Il volume tenta di rispondere a una serie di domande sul ruolo dell'Osservatorio per la sicurezza stradale dell'Emilia-Romagna e sull'efficacia delle buone pratiche messe in atto da questo ente in tema di educazione stradale, nonché sulla possibilità di misurare concretamente eventuali cambiamenti nei comportamenti delle istituzioni e degli utenti della strada. L'utilizzo del casco obbligatorio per conducenti e passeggeri su ciclomotori e motocicli è ormai scontato nel nostro Paese, ma non è sempre stato così. Il volume racconta la storia dell'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna proprio a partire dalla determinazione della sua fondatrice, Emanuela Bergamini Vezzali, che si è impegnata perché la legge sul casco diventasse realtà. L'intreccio tra la drammatica storia personale dell'autrice, il lungo lavoro svolto, la volontà e la passione evidenzia l'importanza dell'Osservatorio nella storia delle politiche per l'educazione stradale e la sicurezza a livello nazionale. L'Osservatorio ha infatti contribuito fortemente a cambiare la cultura e l'immaginario italiano su questi temi grazie alle ricerche svolte, al coinvolgimento di istituzioni e personaggi famosi, all'utilizzo di pratiche didattiche e comunicative innovative, qui sistematizzate e documentate. Il testo si pone dunque sia come raccolta di buone pratiche nel campo dell'educazione alla cittadinanza per insegnanti, educatori, rappresentanti delle istituzioni, sia come memoria personale di una battaglia per l'educazione alla sicurezza e al rispetto della vita che deve necessariamente riguardare tutti coloro che si occupano di formazione.