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Navigare in rete è per i giovani uno splendido e irrinunciabile gioco. Tuttavia, come tutte le navigazioni in mare aperto, comunicare online può offrire grandi opportunità ma esporre anche a rischi insidiosi. Come poterli riconoscere ed evitare? Come rendere i giovani consapevoli del "paradosso internet" per cui essere sempre connessi con il mondo virtuale può portare alla solitudine nel mondo reale? I rischi sono sempre più evidenti. Si parla di "cultura della convergenza", dove vita online e off line costituiscono un unico sistema. È stato addirittura coniato il concetto di "effetto Proteo", secondo cui la vita in rete plasmerebbe la vita e le relazioni in vivo, senza che ce ne sia consapevolezza. Si è arrivati perfino al punto di individuare possibili patologie: per esempio il fenomeno dei giovani Hikikomori, nato in Giappone, si va diffondendo oggi ovunque. Anche da noi ci sono giovani che preferiscono rinchiudersi nella loro stanza e vivere solamente online. Si rende dunque sempre più necessario un percorso educativo in cui gli adulti, genitori e insegnanti, senza demonizzare o osannare i nuovi media, sappiano condurre figli e allievi a un uso critico della rete, delle sue opportunità e dei rischi che l'esposizione eccessiva comporta. Questo libro vuole indirizzare il lettore a un uso consapevole e partecipe delle nuove tecnologie. I genitori evitino l'errore di lasciare che i figli, anche molto piccoli, stiano sempre attaccati ai nuovi media e gli insegnanti e gli educatori si adoperino per utilizzare i nuovi media in modo didatticamente efficace. Un volume agile, ma insieme profondo e denso, che intende stimolare la costruzione di un rapporto virtuoso tra adulti, adolescenti e nuove tecnologie, presentando buone pratiche e strategie consapevoli per fare sì che figli e allievi non cadano vittime delle trappole della rete.