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Il volume prende le mosse da una ricerca condotta sul tema del lavoro di comunità nelle zone di Saluzzo e della Valle Varaita, in provincia di Cuneo. Ne emerge un dialogo a più voci tra gli autori dei saggi, ciascuno dei quali riflette su un altro dialogo a più voci, quello attivo tra i protagonisti del lavoro di comunità: educatori, assistenti sociali, operatori socio-sanitari, decisori politici e cittadini "portatori di interessi". Riconoscendo la ricchezza del sapere della pratica, infatti, il lavoro parte dalle testimonianze raccolte sul campo attraverso la metodologia delle interviste narrative. Con uno sguardo interdisciplinare, il volume indaga cosa significhi "sviluppare" comunità in una prospettiva socio-educativa, analizzando alcune questioni di fondo tra loro collegate: a quale concezione di comunità ci si riferisce? Cosa significa progettare il lavoro educativo di comunità? Quali sono le logiche d'azione che lo caratterizzano? Quali sono le rappresentazioni degli operatori del settore? Qual è il ruolo dell'associazionismo? Le risposte a questi interrogativi permettono, da un lato, di rendere visibile un lavoro spesso nascosto, implicito e poco riconosciuto, dall'altro di evidenziare la ricchezza pedagogica di un approccio orientato allo sviluppo di comunità, a cui dovrebbero corrispondere competenze professionali specifiche. In questi termini il lavoro di comunità è rappresentato contemporaneamente come un processo, teso a dare vita a trasformazioni di tipo comunitario, e come l'esito mai concluso di un'azione volta alla costruzione di contesti locali capacitanti.