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Twitter, Telegram, Facebook, sono i nuovi mezzi di propaganda dei terroristi. Una propaganda mimetizzata, sempre più efficace e difficile da contrastare. Il target sono i giovani naturalizzati, nati e cresciuti nelle nostre città europee, catturati nel loro terreno preferito, il gioco, per orientarli e legittimare il terrorismo e gli ideali del jihad. La rete si rivela un elemento fondamentale per la crescita e la diffusione del terrorismo Islamico e non solo. Il suo potere di replicazione, di poter raggiungere potenziali militanti in ogni parte del mondo, è enorme e travalica ogni confine di tempo, di spazio e soprattutto di mezzi che un tempo avrebbero avuto dei costi elevati. Il lupo solitario, unico attore protagonista dopo la caduta di Raqqa, si alimenta costantemente di questo tipo di propaganda, che è meno professionale rispetto al passato ma anche più frammentata, lasciata proprio all'iniziativa dei singoli. Di fronte a questo complesso scenario, le nostre forze di polizia adottano misure di prevenzione molto mirate con mezzi sempre più moderni ed efficienti nel quadro di un continuo scambio di informazioni.