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Egoismo, narcisismo, crudeltà e i loro caratteri complementari, ossia masochismo e dipendenza affettiva, sono parti costitutive della natura umana? O piuttosto sono una deformazione di tratti psicologici che avrebbero potuto avere un miglior destino? Nicola Ghezzani risponde a questa domanda attraverso avvincenti storie cliniche e psicobiografie di icone della cultura come Ingmar Bergman ("un egoista", secondo la sua stessa definizione) e il fondatore del sadismo, il marchese de Sade. La natura umana è sociale e socievole, e la sua forza biologica primaria è l'empatia. Dunque, benché l'empatia non sia distribuita equamente nella popolazione umana, la personalità crudele nasce sempre e comunque da un abuso della sua natura. Traumi infantili e adolescenziali, abusi e violenze sociali e ancor più l'imprinting culturale di intere società votate alla sopraffazione possono strutturare personalità nelle quali la crudeltà è il tratto dominante o personalità complementari nelle quali l'adorazione, o quantomeno la sopportazione della crudeltà, si impongono contro lo stesso interesse personale. Vengono così a delinearsi con forza, nel corso del libro, le figure drammatiche complementari del narcisista sadico e della vittima latente, che non di rado sono unite da un comune destino. Guarire la psicopatologia sadico-narcisistica e quella complementare masochistico-dipendente significa, nelle parole di Ghezzani, non solo salvare la vita di individui condannati alla sofferenza, ma anche portare una vera e propria rivoluzione culturale in un mondo sempre più dominato dal potere seduttivo della violenza e dell'abuso.