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In questo libro gli autori propongono una nuova visione dell'attività lavorativa, esportando il concetto di "società liquida" di Zygmunt Bauman nelle aziende. Oggi non si hanno più riferimenti certi: la tecnologia, la programmazione, l'organizzazione rendono sempre più sfumati i confini delle competenze e dei compiti. In azienda ci sentiamo sempre più immersi in un ambiente inafferrabile, senza confini, in continuo cambiamento. Operiamo in aziende sempre più "liquide". Apofenia e pareidolia sono nuovi termini ancora estranei al nostro vissuto (così come lo erano l'intelligenza emotiva, la PNL, l'empatia fino a qualche decina di anni fa) che identificano una caratteristica dell'intelletto umano: il riconoscimento di schemi o connessioni in dati casuali o apparentemente senza alcun senso. Gli autori ci rivelano e approfondiscono un'attività intellettiva da noi sempre usata ma non conosciuta: rendere ciò che è incoerente ed eterogeneo, semplice e leggibile. La nostra mente tende naturalmente e normalmente a "mettere insieme" ciò che è separato, ad attribuire significati a cose che non ne hanno. È più forte di noi, non riusciamo a farne a meno. L'apofenia, applicata nel mondo del lavoro, ci aiuta a risolvere problemi, trovare soluzioni, semplificare e agevolare i rapporti interpersonali, condurre una riunione: a operare correttamente nelle "aziende liquide". Il volume, arricchito dalla prefazione di Isabella Covili Faggioli, Presidente di AIDP, si compone di due parti: nella prima, gli autori sviluppano le tematiche innovative dell'apofenia e della pareidolia nell'attività lavorativa nell'ambito delle aziende liquide; nella seconda parte sono raccolte le testimonianze significative di sociologi, avvocati, giornalisti, professori universitari, manager (F. Alberoni, R. G. Capuano, A. Del Re, R. Fontana, D. Pirone, F. Proietti, C. Rossi, P. Spirito) che da più punti di vista hanno analizzato i concetti nelle loro esperienze di vita e professionali.