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Che cosa vuol dire oggi diventare professionisti della cura? Quale ruolo hanno la narrazione e la riflessività nella formazione di questi professionisti? E nella ricerca sulle loro pratiche di cura? I saggi raccolti in questo volume, scritti da pedagogisti e professionisti della cura ? soprattutto infermieri ?, tentano di dare qualche risposta a questi interrogativi, condividendo criticamente esperienze educative, pratiche di formazione e direzioni di ricerca sviluppate in contesti di prevenzione e cura. Interrogarsi sulle pratiche pedagogiche vuol dire, innanzitutto, scandagliare i modi concreti, gli strumenti, i metodi del fare formazione nei contesti (sanitari). È per questo che i saggi illustrano alcune esperienze, che vanno dalla formazione di base a quella permanente. Ciò che taglia trasversalmente tutti i contributi, suddivisi in due sezioni ? "Formare e riflettere" e "Ricercare e riflettere" ? è l'adesione, più o meno esplicita e completa, al quadro epistemologico che riconosce e valorizza la "svolta riflessiva" nella pratica educativa e nella ricerca, che ha caratterizzato il dibattito pedagogico dell'ultimo trentennio. La riflessività è del resto considerata indispensabile anche nei contesti sanitari, perché diventare professionisti della cura è un percorso complesso, che richiede una formazione costante, lo sviluppo tanto di una expertise tecnica quanto della capacità di interrogare criticamente teorie e pratiche, riflettendo sia sulle azioni, per comprenderne i significati, sia durante le azioni per regolare l'agire in corso d'opera. Inoltre, in più saggi viene ribadita l'importanza di una particolare tipologia di riflessione, quella su se stessi, che è anche una forma di cura di sé.